Prevenzione incendi estivi, sanzioni più severe e un nuovo codice
Con la bella stagione che si avvicina, la prevenzione incendi estivi è un discorso di grandissima importanza. I cambiamenti climatici e la mancanza di piogge rendono l’estate un periodo di grande sofferenza per le nostre aree boschive. Bisogna far crescere la consapevolezza nella popolazione di tutti i comportamenti a rischio in modo da limitare i danni.
Comportamenti da evitare
Vediamo adesso quali sono i comportamenti da evitare per non mettere a rischio l’ambiente.
- Utilizzo di fiamme libere in aree boschive.
- Deposito di materiali infiammabili in aree don deputate.
- Accumulo di rifiuti infiammabili.
- Pulizia non adeguata delle aree di lavoro.
- Manutenzione inadeguata di attrezzature ed apparecchiature elettriche.
- Fumo in aree dove è proibito.
La buona pratica di prevenzione incendi estivi non mette al sicuro dagli incendi, che spesso hanno cause naturali, ma certamente contribuisce a diminuirne la frequenza.
I comportamenti virtuosi sono sempre più necessari in un periodo in cui l’innalzamento climatico sta rendendo sempre più evidente che il nostro pianeta è in sofferenza e che ognuno di noi deve fare la propria parte.
Anche sul lavoro è necessario intervenire con politiche mirate ad una maggiore tutela dal rischio di incendi.
La normativa
In questa direzione il legislatore si è mosso pensando a regole che possano normare la tutela del lavoratore e dell’ambiente per la prevenzione incendi estivi.
Il comma 1 del nuovo codice infatti prevede un inasprimento delle pene per quanti omettano di presentare la SCIA o la richiesta di rinnovo periodico delle norme antincendio. Le pene sono severe e arrivano fino all’arresto per un anno.
Nel caso poi in cui le dichiarazioni rese in sede di SCIA o di rinnovo non siano veritiere è prevista la reclusione da tre mesi a tre anni.
In entrambi i casi poi, oltre all’arresto, è prevista una sanzione e la possibilità di procedere alla sospensione dell’attività lavorativa.